La maiolica a Napoli nel '700
La tradizione dell'arte della maiolica a Napoli risale al
medioevo, ma è nel Settecento che giunge a un livello altissimo.
Risultati che erano già ben riconosciuti al tempo, come dimostra, ad
esempio, la testimonianza dell'illuminista Giuseppe Maria Galanti il quale
afferma che anche ad opera del sovrano Carlo di Borbone "la maiolica
nella capitale è stata portata a meraviglioso gusto e perfezione, perché
dal re è stata vigorosamente protetta …". Alle richieste di
una committenza sempre più raffinata rispondevano numerosi artigiani,
oggi quasi sconosciuti, la cui attività si delinea spesso solo attraverso
le testimonianze di archivio. In città operavano diverse fabbriche,
dislocate in varie zone. Tra le maggiori e "alla moda" erano la
Fabbrica al Ponte della Maddalena, la Fabbrica del Borgo Loreto,
costituita da un complesso di "faenzere" e documentata dal 1731,
e le due più importanti: la Fabbrica della famiglia Chiaiese e la
Fabbrica dei Massa. Proprio a quest'ultima, da cui uscirono gli
artigiani più rinomati, si rivolgerà Domenico Antonio Vaccaro per la
realizzazione del Chiostro. |
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